L’ultimo anno si è rivelato un anno cruciale per molte aziende ed attività. La pandemia da COVID-19 ha stravolto le aspettative, le proiezioni e gli investimenti stabiliti. Soprattutto le piccole attività hanno dovuto ripensare le loro strategie di business.
Ma il grande impatto si è riversato anche sui clienti: i negozi sono stati costretti a chiudere, a limitare l’orario di accesso o a sospendere alcuni servizi. I punti di riferimento per gli acquisti e il tempo libero sono venuti improvvisamente a mancare.
Oggi il cliente dovrebbe essere il punto di partenza per lo sviluppo di ogni attività, il riferimento ultimo per offrire servizi, prodotti e comunicazione. Ma l’ultimo anno ha reso questo approccio al cliente molto problematico, creando insoddisfazione e portando molte aziende sull’orlo del baratro.
Ci sono delle attività e dei servizi che più di altri hanno a che fare con la vita quotidiana e che accompagnano il cliente in modo più intimo e profondo. Tra queste sicuramente ci sono tutte quelle realtà che non offrono solamente prodotti ma anche servizi ed assistenza.
In questi aspetti, con l’esplosione della pandemia, il cliente si è sentito più abbandonato ed è qui che ogni azienda non può tirarsi indietro.
COVID-19 e le piccole abitudini quotidiane
Cosa vi è mancato e di cosa sentite di avere più bisogno a causa della pandemia?
Una domanda semplice da porre ai clienti per comprendere i loro sentimenti e le percezioni profonde.
Certamente una pandemia porta con sé problematiche molto serie e grandi paure che non possono essere dimenticate con facilità. Dopo mesi trascorsi nell’incertezza, ora siamo in grado di offrire alcune parziali risposte. Non abbiamo soluzioni ma abbiamo saputo riconoscere quello che è davvero importante e prioritario nel rapporto con se stessi e con gli altri.
Uno dei modi migliori per affrontare un evento eccezionale come quello che ci accompagna ormai da un anno è dare importanza alla quotidianità e alle ritualità.
Ciò che ha evidenziato il COVID-19 è l’importanza delle piccole abitudini quotidiane. Quando la vita viene sconvolta dal lockdown, dalle restrizioni e dalla necessità di rimanere in casa per sfuggire al virus e alla paura, focalizzare l’attenzione su di sé è fondamentale. La vita continua e deve mantenere una sua regolarità anche nell’eccezionalità.
Tra i consigli più diffusi a questo proposito ci sono:
- Fissare degli orari e delle routine da rispettare durante la giornata per distinguere il lavoro dal tempo libero
- Trovare delle attività e degli hobby per liberare la mente anche in casa
- Ritagliarsi dei momenti speciali, premiarsi con delle piccole attenzioni e delle cure “eccezionali”
Per sopravvivere e per proteggere il proprio equilibrio queste sono le regole principali che ciascuno dovrebbe seguire.
Ma questi sono anche gli elementi dai quali un’azienda che offre servizi ed assistenza dovrebbe partire. Quando il cliente è più stressato ed impaurito, l’azienda deve essere al suo fianco in modo concreto ed affidabile. Così si costruisce la fiducia destinata a durare nel tempo.
La pandemia ed il caffè: l’importanza del servizio
La necessità di stare accanto al cliente durante la pandemia vale per tutti i tipi di attività, ma un’attenzione particolare dovrebbe essere dedicata dalle aziende che si occupano di quella quotidianità così importante da proteggere.
Chi si occupa di caffè è accanto ai propri clienti nei momenti intimi e familiari di tutti i giorni e ha la responsabilità di proteggere e garantire questi momenti. Questo vale soprattutto durante la pandemia da COVID-19, con la chiusura dei bar e la scomparsa di una ritualità con il caffè espresso tutta italiana.
Vendere caffè e offrire un servizio di comodato d’uso gratuito per le macchine da caffè significa stare accanto ai clienti, privati e aziende, in un momento quotidiano fondamentale. Il caffè rappresenta la normalità, la pausa in ufficio, la colazione in famiglia e la chiacchierata con gli amici. Il caffè è l’abitudine quotidiana più diffusa che dovrebbe essere protetta, più e prima delle altre.
Con la chiusura dei bar e dei locali, l’espresso è rimasto il simbolo di una normalità tanto agognata e ancora tanto lontana. Una ritualità che voleva sopravvivere e cercava nuovi modi di esistere.
Come proteggere allora la pausa caffè dei propri clienti? Come stare loro accanto in un momento così delicato?
La risposta è molto semplice: attraverso una presenza costante ed un servizio sempre più accurato che va incontro alle nuove esigenze. L’obiettivo è superare insieme al cliente le difficoltà del momento e ricostruire una nuova normalità per la pausa caffè.